La passione che nutro per la vela mi ha spinto a realizzare un intrepido viaggio: navigare prettamente a vela con il minimo indispensabile a bordo di Maeka, un catamarano Tiki 26 di James Wharram. E’ fine estate, dopo aver testato la barca per diversi weekend sento che è “ora di partire”. Pianifico la rotta da La Spezia fino all’isola d’Elba con “giro di boa” e ritorno. Sono in compagnia del mio fratellone Mimmo che è alle prime esperienze, ma entusiasta di intraprendere questa navigazione. Maeka è graziosa, gli interni sono accoglienti e ci si può dormire. Andiamo a letto presto programmando di svegliarci di buon ora. Siamo ormeggiati al pontile di Assonautica quando durante la notte un temporale ci sveglia! E’ quasi ora, comincia ad albeggiare ed una timida luce schiarisce i contorni del golfo dei poeti. Apro il tambucio, la pioggia è cessata, mi sporgo con la testa ed ho una notevole sensazione di freddo, sarà la paura prima di partire? No, l’aria è gelida! Faccio una rapida esplorazione a 360°, nessuna stella, ma proprio nella direzione in cui avremmo dovuto puntare la prua, il cielo appare tetro dal viola al nero e a SW compaiono bagliori rossi, ma non sono i lampi dei fanali che indicano il canale di uscita del porto! Ascolto sulla radio VHF che il Tirreno è interessato da una burrasca forza 7, deduco che è prematuro mollare gli ormeggi, intanto anche Mimmo apre il suo tambuccio e gli riferisco che è meglio rimandare la partenza di un giorno. In tarda mattinata tutto è cambiato il cielo è azzurro ed una dolce brezza ci invoglia a partire. La veleggiata è tranquilla le onde hanno piccole creste che tendono ad attenuarsi durante il nostro percorso. Sfruttiamo le deboli termiche che ci consentono di gustarci la stupenda navigazione sotto costa con lo scenario del promontorio di Monte Marcello e le Alpi Apuane che da grigio bianco iniziano a colorarsi di rosa! Il tramonto ci avvisa che è ora di trovare un posticino per la notte in rada. Diamo fondo all’ancora nel basso fondale di Fiumaretta e ceniamo sotto le stelle dondolati da piccole onde che ci accompagneranno per tutta la notte. La 2^ tappa è Livorno dobbiamo scendere per comprare le batterie della radio FM. La navigazione è troppo lenta, osservo il GPS portatile e noto che l’ETA presume un arrivo in notturna, ma Eolo si sveglia e ci regala un maestrale che ci fa surfare a 6 nodi con vento in poppa e vele a farfalla. Atterriamo in porto in perfetto orario per una cena al ristorantino il Paradosso e ci facciamo un pensierino per il ritorno. La 3^ tappa prevista è Baratti, ammirevole baia a N di Piombino. Arriviamo al tramonto e ci godiamo la vista della Corsica incantati da colori ardenti che sfumano in oscurità. Al mattino ci concediamo un bagno e poi traversata all’isola d’Elba per la 4^ tappa. La navigazione è piacevole grazie ad una fantastica brezza nel canale di Piombino, costeggiamo il versante N dell’isola puntando Portoferraio, ma arriviamo presto e decidiamo di proseguire fino a capo Enfola, nel golfo della Biodola. Cenare in barca è fantastico abbiamo voglia di fare un bagno notturno, ma dobbiamo risparmiare le energie, siamo a circa metà percorso e le miglia cominciamo a farsi sentire. Ci godiamo un altro meraviglioso tramonto di colore rosso intenso. L’indomani veleggiando verso Marciana Marina, Mimmo avvista il salto di un grande pesce. Io noto solo lo sguazzo perché stavo studiando la carta nautica e mentre corro a prendere la fotocamera Mimmo esulta perché lo vede saltare ancora e dice: “è un pesce spada!” Io gli rispondo che sono gli effetti del vino della cena di ieri. Iniziamo a fare dei bordi quando davanti a noi a “poche” miglia si materializza l’isola di Capraia. La tentazione di raggiungerla è alta, ma sarà per un’altra volta e riprendiamo così a circumnavigare l’Elba. La 5^ tappa è golfo Stella, navigazione entusiasmante, ma gli ultimi bordi di bolina con continue virate per risalire il vento teso fino al ridosso ci mettono alla prova. Completiamo il periplo dell’Elba, avvistiamo 2 delfini ed eccoci alla 6^ tappa, Baratti. Nella baia mi concedo un dolce riposo sdraiato nel pozzetto guardando il cielo pieno di stelle ed all’improvviso un bagliore intenso disegna una “Y”per alcuni secondi, una stella cadente si sdoppia: che spettacolo! La 7^ tappa è Livorno, durante la veleggiata vediamo un tonno che salta e dopo un branco di delfini che sembrano giocare con lui. Sono miraggi? No, si amo in due a vederli! Infine atterriamo in porto a Livorno per gustarci una deliziosa cena. 8^ ed ultima tappa è La Spezia, abbiamo voglia di arrivare per toglierci il sale dalle pelle e la stanchezza accumulata in questo appassionante viaggio. Siamo provati ma felici di avercela fatta!

Mare solcato: 250 Miglia
Tempo viaggio: 80 ore
Giorni: 8

Pubblicato su bolina maggio 2016

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